Nel mondo della magia si sente spesso parlare di magia simpatica. Di cosa si tratta?
La magia simpatica è detta anche magia imitativa e quest’ultima denominazione può ben indicare su cosa si basa: l’imitazione. Si tratta di una forma di magia tra le più impiegate nell’esoterismo su cui si basa la magia naturale. Simpatia dal greco syn-patheia si deve intendere in accezione antica, come fenomeno di “consonanza” tra un oggetto inanimato ed uno vivente.
Cos’è la magia simpatica
La magia simpatica è una delle forme di magia più antiche che affonda le sue radici nella magia popolare. Si usa da sempre in ogni tipo di tradizione dalla magia wicca al voodoo. È caratterizzata dal principio che si può agire per simpatia o similitudine. Si usa quindi un feticcio o un’immagine che rappresenta la vittima del rituale per sortire l’effetto desiderato. L’oggetto identifica quindi la persona da “colpire”. Tutto ciò che sarà fatto all’oggetto è ricreato nella persona destinataria del rito. Si trasferisce la propria volontà su un oggetto il più somigliante possibile all’intento o alla vittima del rituale. La magia simpatica fa si che gli oggetti possono influenzarsi a distanza tramite “simpatia”.
La magia simpatica comprende la magia di contatto e la magia di similarità ed il comun denominatore per entrambe è l’interazione magica compiuta a distanza.
La magia di contatto presuppone un’interazione che, una volta avviata, non cesserà di esistere nemmeno a distanza. La magia di similarità rappresenta la somiglianza tra due aspetti in cui l’effetto è simile alla causa.
La Magia da contatto
La magia di contatto parte dal presupposto che ogni azione compiuta su un oggetto materiale, influenza nel medesimo modo la persona con cui quell’oggetto è stata in contatto. L’esempio più lampante è la magia Voodoo che usa la bambola voodoo per rappresentare colpire la vittima del rituale.
Secondo questo concetto le parti umane o inanimate anche se separate restano congiunte per sempre. Quindi quello che succede ad una parte accade in modo speculare all’altra.
Questo è anche il motivo per il quale in alcuni rituali è richiesto l’impiego di capelli o unghie della persona da colpire
I principi della magia simpatica
Sono soprattutto due i principi sui quali si basa la magia simpatica: uno è che il simile produce il simile, l’altro è che oggetti che sono stati a contatto una volta, continuano ad agire a distanza l’una sull’altra.
Il riflesso della parte sul tutto trova un esempio nel caso della “polvere di simpatia” che nel XVII secolo si pensava riuscisse a risanare ferite o piaghe rapidamente in assenza del ferito solo spargendo un unguento costituito da vetriolo polverizzato e gomma su un panno insanguinato o sull’arma insanguinata che aveva causato la ferita.
Magia Simpatica i Testimoni
La magia simpatica si pratica sulle note bambole voodoo, le dagide che, nel momento del rituale, interpretano il destinatario del rito. I testimoni infatti nella magia simpatica sono necessari per traslare il proprio intento. Cosa sono i testimoni? Tutto ciò che rappresenta il soggetto su cui verte la magia. Nella magia simpatica imitativa, a seconda della scelta personale, i testimoni come i capelli della persona possono essere usati insieme alla statuina o da soli.
Ma ad interpretare la persona può essere una foto, un disegno o anche una forma. L’impiego di colori specifici delle candele magiche, in base alla tipologia di rituale che si pratica, è parte integrante della magia simpatica in quanto è proprio il colore delle candele a richiamare l’intento.
Un altro degli oggetti che si può usare per rappresentare qualcuno è la candela figurativa che presenta quindi fattezze umane.
Anche i sigilli stessi possono essere considerati una sorta di magia simpatica. I sigilli magici rappresentano infatti materialmente un desiderio “concentrato” in un sigillo.
In magia la distanza, dunque, non esiste e la non presenza fisica non inficia il risultato.