La Stregoneria e la figura della strega

Stregoneria
Stregoneria

Quando si parla di stregoneria salta subito alla mente il Medioevo, periodo caratterizzato da superstizioni e credenze con radici ben salde nel mondo pre-cristiano. Le streghe e gli stregoni, secondo queste credenze, erano persone nefaste, che creavano maleficium, praticavano i sabbat, uccidevano il bestiame, provocavano carestie e peste. Ma quale è il rapporto odierno con la stregoneria?

Cos’è la stregoneria

Se si cerca la definizione di stregoneria si trova questo: “complesso di credenze superstiziose e di pratiche magiche a esse legate, attestate dalla preistoria ai giorni nostri (ancora presso popolazioni primitive), esercitate da streghe e stregoni e per lo più intese a danneggiare la comunità (e spesso appaiono connesse nell’immaginario popolare a misteriosi contatti di coloro che praticano tali arti con il demonio o con le forze del male). Con significato attenuato: occultismo, spiritismo. In senso concreto: pratica magica, incantesimo, fattura, malia“.

Già da questa breve definizione si possono comprendere alcuni aspetti precisi:

  • la stregoneria è una pratica antichissima
  • la stregoneria presuppone un legame con il demonio
  • l’aggettivo stregonesco è utilizzato per indicare esperienze e forme che hanno qualcosa a che vedere con il mondo della magia, dell’incantesimo, del male.

Secondo questi presuppostila strega è colei che pratica la magia nera e che la superstizione popolare immagina ispirata da forze demoniache, capace di compiere incantesimi, di trasformarsi in animale, di partecipare a misteriosi riti notturni, ecc.

In realtà non è così.

Per capire la stregoneria occorre fare un accenno alla figura della strega: generalmente il termine strega, per quanto riguarda la lingua italiana, è collegato al latino strix (uccello notturno), anche se l’etimologia è incerta. I termini francesi sorciere/sorciére si collegano invece a sortes, cioè alla tradizione di trarre auspici che era dominio dei maghi e delle fattucchiere. Di contro l’inglese wizard/witch deriva dal sassone wicca/ wicce, che corrisponde a saggio/saggia e anche a sapiente; di simile significato è anche il tedesco hexer/hexe.

Oggi la stregoneria viene infatti associata alla magia Wicca. In effetti, esattamente come i principi dello Wicca, anche la stregoneria va intesa come una pratica volta a perseguire un equilibrio. Anche il concetto ‘non fare agli altri ciò che non vorresti venga rivolto a te‘, accomuna stregoneria e Wicca e fa ben comprendere che gli intenti sono per la maggior parte delle volte buoni, positivi.

Ma, esattamente come per tutti i tipi di magia, anche la stregoneria può essere volta sia al male che al bene.

La figura della strega

La strega non è un’invenzione del Cristianesimo, ma arriva da una dimensione arcaica che si può ritrovare in ogni tempo e in ogni cultura: tra gli Ebrei, la temibile rapitrice di bambini si chiamava Lilith, quella che tra gli antichi greci era conosciuta  come Lamia. In ogni parte d’Italia le streghe assumono nomi locali le  cui origini si ritrovano nelle pieghe della storia.  Il nome identificativo più comune e diffuso in tutto il nostro Bel Paese è, appunto, quello di strega con tutte le varianti regionali. Il termine strega deriva dal  greco “strigis” ossia barbagianni, gufo, strige.

La strega è per antonomasia una donna perfida dotata di poteri malefici e che può anche uccidere. Oggi, per fortuna, si è consapevoli che così non è. La strega è colei (o colui se si tratta di un uomo) che segue il paganesimo e che venera precise figure con determinate inclinazioni. La strega è colei che pratica la stregoneria, la si può considerare a tutti gli effetti  una sorta di sacerdotessa o maga, che custodisce gli antichi saperi che affondano le radici nella storia e che sono stati tramandati di generazione in generazione fino ai nostri tempi.

Le streghe sono profonde conoscitrici delle erbe medicinali, degli unguenti, sanno come operare filtri d’amore e conoscono il modo di togliere il  malocchio, conoscono infine le variazioni del tempo e sanno come prevederne i  cambiamenti. Si tratta di donne dotate di tutti gli strumenti per operare al meglio  sulle persone ma, nel contempo, posseggono la conoscenza dei sortilegi e di ogni  genere di fattura. Direi che oggi essere definita strega è un complimento.