Da quando esistiamo? Esistevamo ancora prima di nascere? E se si, chi eravamo? Una delle domande che tutti ci siamo fatti almeno una volta nella vita è se esistono vite precedenti, se esiste la reincarnazione.
Un quesito dettato dalla curiosità ma soprattutto da una serie di sensazioni particolari e specifiche come la sensazione di conoscere bene un posto dove in realtà non siamo mai stati, o come la sensazione di avere un particolare legame con una persona che, in realtà, abbiamo appena incontrato o, ancora, come il riaffiorare di ricordi che non sembrano appartenerci.
Ricordi anche di episodi dettagliati, o addirittura di persone ben definite, di luoghi, di eventi.
O come i sogni ricorrenti che ci vedono in un’epoca del tutto diversa a vivere una situazione particolare o come il continuare a cadere sempre nello stesso errore come fosse una sorta di maledizione.
Tutto si può spiegare con l’esistenza della reincarnazione. Entriamo nell’affascinante mondo delle vite precedenti, andiamo a scoprire se davvero esiste la reincarnazione.
Cos’è la reincarnazione?
Per reincarnazione si intende il ritorno alla vita terrena dell’anima in un altro corpo fisico.
Secondo la teoria della reincarnazione le anime tornano sulla Terra dopo la morte biologica, reincarnandosi in un altro corpo fisico, attraverso il cosiddetto ciclo di morte fisica -rinascita. Lo scopo della reincarnazione è lo sviluppo spirituale.
La vita terrena, sotto questo punto di vista, può essere paragonata ad una scuola, dove si devono imparare delle lezioni e dove si devono fare alcune esperienze atte a farci crescere spiritualmente.
Noi quindi ci reincarniamo per fare queste esperienze, per imparare le lezioni, per sviluppare il nostro spirito.
Origini della teoria della reincarnazione
La teoria della reincarnazione è sostenuta da diverse religioni: induisti, taoisti, giainisti, buddisti.
Ma era detenuta anche da figure storiche greche, come Pitagora, Socrate e Platone.
Il concetto secondo il quale un individuo muore e poi rinasce in un altro corpo, esiste da almeno 3.000 anni.
Si tratta di una teoria nata probabilmente in modo naturale in aree differenti e che si è poi diffusa ovunque in maniera massiccia, al punto che oggi sono tantissime le persone che credono nella reincarnazione. Secondo le statistiche una percentuale che varia da 12 al 44% crede che esiste la reincarnazione.
Nel dato occorre considerare che coloro che sostengono di non credere alla reincarnazione, rientrano anche i dubbiosi, gli indecisi e coloro che non vogliono ammettere di credere ad un concetto che non è scientificamente provato.
Esiste la reincarnazione? Prove scientifiche
L’esistenza della reincarnazione non è una sola convinzione religiosa ma suscita anche l’interesse scientifico.
Ad avvallare la teoria della reincarnazione ci sono infatti innumerevoli ricerche e pubblicazioni effettuate da medici e scienziati.
Uno di questi studi riguarda il Dottor Jim Tucker, psichiatra dell’Università della Virginia che ha trascorso 15 anni intervistando tutti quei bambini che sostenevano di chiamarsi in un altro modo, di avere altri genitori.
Bambini che, in sostanza, proclamavano di essersi già reincarnati precedentemente.
Il suo libro, intitolato Life Before Life, lo studioso rappresenta una vera e propria ricerca scientifica sui ricordi dei bambini delle vite precedenti.
Nel suo studio il Dottor Tucker ha intervistato 2.500 giovani che presentavano segnali di reincarnazione: ricordi di eventi che non avevano mai vissuto ma anche sotto forma di cicatrici o segni identici alla persona dalla quale presumibilmente si sono reincarnati.
Il Dottor Jim Tucker, sostiene che la reincarnazione è possibile in quanto la coscienza è energia su un livello quantico subatomico.
Si tratta di un’energia che è semplicemente contenuta dal nostro corpo fisico e che non ne fa parte integrante ed inscindibile, anzi nel momento della morte biologica del corpo, la coscienza (l’anima) si scinde e sopravvive al corpo fisico.
Secondo il pensiero di alcuni scienziati, la meccanica quantistica permetterebbe quindi alla coscienza di continuare a vivere anche dopo la morte finale del corpo.
Il Dottor Tucker, nelle sue teorie, prende spunto dal pensiero del Dottor Robert Lanza che ha coniato l’espressione “biocentrismo” per esprimere il concetto secondo il quale la coscienza viene rilasciata nell’universo attraverso particelle subatomiche dopo la morte.
Seondo Il Dottor Tucker questo flusso energetico può trovare un nuovo ospite, ossia un nuovo corpo fisico.
Ma ci sono anche scienziati del passato come Max Planck che scindono coscienza e corpo fisico, definendo la coscienza come fondamentale e la materia come secondaria.
Secondo questo principio la coscienza non sarebbe dipendente da un cervello fisico per sopravvivere, e potrebbe continuare ad esistere anche dopo la morte del corpo portando con sé, ad esempio, ricordi di vite passate.
Esiste la reincarnazione? L’iponosi e le vite precedenti di Raymon Moody
Altri studi molto interessanti sono stati svolti dal Dottor Raymond Moody una figura molto nota nell’ambito delle scienze di confine ed in modo particolare per le esperienze di premorte. Alle ricerche che riguardano la premorte ha affiancato le ricerche sulla regressione ipnotica dalla quale emergerebbero le vite precedenti.
L’interesse verso l’argomento sorge quando una sua collega, la Dottoressa Diana Denholm, praticando la regressione ipnotica su alcuni pazienti teme di aver compiuto degli errori in quanto i pazienti raccontavano di vite passate con dovizia di particolari.
Questa retrocessione però risultava molto efficace nel trattamento di varie problematiche quindi decide di utilizzarla come terapia.
Sottopone il collega Moody ad una seduta ed il medico, inizialmente scettico sul tema reincarnazione, ricora almeno nove vite precedenti e ognuna di queste provoca in lui un profondo senso di nostalgia .
Decide allora di intraprendere a sua volta delle indagini in questo senso e lo fa appoggiandosi all’Università presso la quale lavorava, raccogliendo svariate testimonianze ed ottenendo risultati soddisfacenti.
Esiste la reincarnazione? La teoria di Brian Weiss
Altri interessanti risultati sono quelli a cui è giunto Brian Weiss uno psichiatra americano autore, tra l’altro, del bellissimo libro “molte vite un solo amore”. In seguito a diverse sedute d’ipnosi regressiva perpetrate ad una sua paziente, il Dottor Wess inizia ad interessarsi al fenomeno della reincarnazione. Durante le sedute, la paziente gli raccontava dettagli della vita di donne decedute da tempo che solo le dirette interessate e la famiglia conoscevano. Queste informazioni furono poi controllate dal professor Weiss, il quale ne decretò l’assoluta veridicità.
In seguito, la paziente canalizza un messaggio da un luogo che definisce “lo spazio tra le vite“, che contiene importanti rivelazioni sulla famiglia del dottor Weiss e di suo figlio, scomparso alcuni anni prima. Una prova schiacciante per il medico che la reincarnazione esiste e che tra una vita e l’altra c’è uno spazio, “lo spazio tra le vite”, dal quale giunge al medico un messaggio da parte del figlio scomparso.
Usando una terapia che abbracciava l’incarnazione senza alcuno scetticismo, Weiss riesce a curare la sua paziente, e come lei altri 4000 pazienti, che grazie alla tecnica dell’ipnosi regressiva riescono a risolvere i loro problemi psicologici. Quest’esperienza convince Weiss a divulgare gli insegnamenti che aveva appreso attraverso la pubblicazione di libri e la partecipazione a note trasmissioni televisive.
Da allora il Dottor Weiss continua a condurre terapie, seminari nazionali ed internazionali, workshop esperienziali e programmi di formazione per professionisti. Inoltre è autore di diversi libri che riguardano la reincarnazione, l’ipnosi regressiva, la meditazione guidata ecc.
La regressione a vite precedenti è la tecnica che il medico usa più di tutte le altre. Lui è uno dei più forti sostenitori della teoria della reincarnazione, secondo il suo pensiero le esperienze di vite passate possono ripercuotersi sulla psiche delle persone, creando in esse fobie e disturbi di ogni genere.
A cosa serve scoprire le vite precedenti?
Sapere che l’anima non solo sopravvive ma può reincarnarsi non è certo cosa da poco. Bisogna vivere la vita attuale in modo pieno e gioioso, ma sapere chi siamo stati e come abbiamo vissuto può aiutarci a comprendere molti lati della nostra personalità, a superare fobie e disturbi, ad affrontare la vita con tutto un altro spirito.
Chi rivisita il proprio passato è più incline ad accettare il presente, l’esperienza delle vite precedenti è in grado di guarire le ferite della vita attuale.
Sapere che le anime delle persone che abbiamo attorno possono essere al nostro fianco per altre vite sotto forma di amici, fratelli, genitori, figli senza dubbio può confortarci.
Chi riconosce la potenza della reincarnazione è consapevole che le anime non muoiono mai e che le possiamo ancora ritrovare durante le nuove esistenze che sono chiamate a vivere.
È per questo che bisogna considerare gli altri non solo come persone, ma soprattutto come anime.
Essere consapevoli che la vita non è una aiuta a dare il giusto valore a quello che ci accade, alle esperienze che facciamo, ai dolori che incontriamo.
Dove dimora l’anima tra una reincarnazione e l’altra?
Tra le domande che ci si pone quando si parla di reincarnazione ce ne sono tre piuttosto diffuse: “Dove dimora l’anima nell’intervallo fra le incarnazioni?”, “L’anima si reincarna subito dopo la morte?”, “Qual è il suo luogo stabile o il suo stato finale?”. Si tratta di domande alle quali sono state date diverse risposte. Secondo i primi reincarnazionisti l’anima si reincarna quasi subito dopo la morte, lasciando trascorrere un intervallo di tempo particolarmente breve, impiegato per l’assestamento e l’equilibrio delle varie parti dell’anima, per la nuova rinascita.
Altri ritenevano, al contrario, che vi fosse un periodo di sosta in cui l’anima metabolizza mentalmente e riflette sulle ultime esperienze terrene, meditando sugli errori commessi, dopodiché si reincarna. Oggi gli studiosi più avanzati ritengono che il periodo medio di riposo sia di circa 1500 anni, e che le anime non evolute si affrettano a ritornare in breve tempo nel mondo fisico, mentre quelle più evolute preferiscono un periodo di riposo più lungo, per la meditazione e la preparazione alla nuova vita.
Le anime di individui grossolani, molto vicini allo stato psichico animale, si reincarnano molto presto dopo la morte, e attraversano una fase di riposo estremamente breve, poiché esse hanno ben poco su cui meditare, essendo i loro interessi ancora quasi tutti rivolti alla vita materiale. Molte anime sono in questo modo legate alla terra, e trovano immediatamente corpi a loro adatti, che corrispondono ad un analogo grado evolutivo. Altre anime, più progredite, hanno invece coltivato in una misura maggiore la loro parte superiore, e riescono meglio ad impiegare il periodo di meditazione.
Così, man mano che l’attrazione verso la materia diminuisce, il periodo di meditazione si allunga e si dice che anime molto evolute rimangano nello stato di riposo anche per 10.000 e più anni, a meno che esse non tornino volontariamente sulla terra per cooperare alla evoluzione generale degli uomini. Le anime evolute giungono presto ad un alto grado di sviluppo, in virtù del quale nelle reincarnazioni successive hanno capacità di conservare la consapevolezza delle vie anteriori, e in questo modo partecipano consapevolmente alla selezione delle condizioni della nascita futura.
Le testimonianze dell’esistenza della reincarnazione
Sono migliaia i casi di reincarnazione documentati. Tutti affascinati, sorprendenti ed incredibili.
Gli scienziati che si sono addentrati in questo misterioso territorio hanno documentato tutta una serie di prove che possono confermare l’esistenza della reincarnazione. A tal proposito sono stati scritti innumerevoli testi che riportano esperienze di persone che hanno avuto testimonianza di vite precedenti.
Sono soprattutto i bambini a stupire con affermazioni del tutto inaspettate, affermazioni che raccontano di “altri genitori” o di “fratelli che avevano prima” o che hanno ricordi e modi di fare di avi o che dichiarano di aver vissuto esperienze che non possono realmente avere vissuto. Danno nomi di luoghi, danno indicazioni precise, forniscono prove. E lo fanno con una tale naturalezza tale che è veramente difficile dare una spiegazione alternativa alla reincarnazione.
E’ possibile scoprire le vite passate?
Una delle domande più frequenti quando si parla di reincarnazione è se possibile scoprire chi eravamo. La risposta è si, è possibile scoprire chi siamo stati prima di essere quello che siamo oggi. Ci sono casi di persone che hanno ricordi spontanei di vite passate. Ma si tratta di casi isolati. Generalmente le persone si affidano ad esperti del settore.
Ma ci sono anche tecniche, frutto di un lavoro profondo su di sé, che permettono di ricordare le proprie vite passate. E’ inoltre possibile farsi leggere i registri akashici, o, ancora, optare per l‘ipnosi regressiva.
Quello che possiamo fare è vivere la nostra vita in accordo con quello che dobbiamo imparare e con le abilità che dobbiamo migliorare.
La nostra missione e tutto ciò che dobbiamo ancora imparare dipendono anche dalla nostra vita passata.
Bisogna vivere al meglio la vita presente sapendo di eventuali vite future dipenderanno anche da come vivremmo questa vita. Viviamo dunque con disciplina, amore e accettazione, per far si che la nostra prossima vita possa essere migliore della precedente. E ricordiamoci che prima di essere persone siamo Anime.
Esiste la reincarnazione? il parere di Vittorio Marchi
Il modo migliore per concludere è lasciarvi a questo video del Professor Vittorio Marchi, insegnante di Fisica e ricercatore, che ci conferma che esiste la reincarnazione.