La nona carta degli Arcani maggiori dei Tarocchi è l’Eremita, immediatamente successiva alla carta de La giustizia. L’Eremita nei Tarocchi è una carta molto positiva che simboleggia la conoscenza della verità, la possibilità di rimediare alle difficoltà, la sapienza che svela i segreti e l’illuminazione per risolvere problemi e conflitti.
Descrizione della carta
La carta raffigura un uomo in piedi leggermente inclinato verso sinistra. E’ appoggiato ad un bastone da pastore che tiene con la mano sinistra mentre con la mano destra regge una lanterna. Ha la barba bianca, simbolo di saggezza, le mani ed il volto rosa, indossa una tunica rossa, un mantello azzurro con interno giallo.
Simbologia de L’Eremita
La carta de l’eremita ricorda la storia di Diogene che vagava alla ricerca dell’uomo con la sua lanterna, ma anche quella di Cronos e Saturno che misurano il tempo. Questo Arcano Maggiore esprime la ricerca intellettuale di valori contrapposti alla caducità della vita materiale.
L’ Eremita rappresenta il vecchio saggio che fonda il futuro sulla conoscenza del passato, procedendo in assoluta solitudine a passi lenti e prudenti. Si appoggia a un bastone, che lo aiuta a captare le energie istintive dell’universo, e che è conscio di dover sottomettere e controllare affinché non diventino distruttive.
È consapevole che non è possibile penetrare il mistero se non si sa dominare la mente. E per farlo occorrono concentrazione e meditazione. Con la mano destra solleva una lanterna che gli illumina il cammino ma nel contempo la scherma parzialmente con un lembo del proprio mantello per non ferire gli occhi del passante che non sono avvezzi alla luce del sapere. La sua più grande dote è la modestia: lui sa che il proprio sapere, confrontato all’entità della scienza, è ancora nulla.
I colori della carta
Il mantello che indossa l’eremita è bicolore, rosso-bruno come i colori della terra, all’interno è invece azzurro come l’aria, ed è indossato su un abito più ricco, con un’allusione alla priorità del cuore e del sapere iniziatico, che non si palesa al primo arrivato.
Significato de L’Eremita nei Tarocchi
L’ Eremita nei tarocchi invita a meditare sull’ineluttabilità del tempo in modo che il presente che tanto ci angusta possa mostrasi meno grave di quanto ci sembri. Se proiettiamo gli affanni e i tormenti che ci affliggono verso l’eternità ci rendiamo conto che sono davvero insignificanti e che non devono intaccare il nostro benessere . La carta de l’Eremita suggerisce di allontanarci momentaneamente dal trambusto del mondo e di cercare la verità dentro noi stessi, magari attraverso la meditazione.
Il consultante potrebbe avere a che fare con una persona influente, che opera nel campo della scienza, della medicina. Una persona positiva che probabilme,nte nel momento in cui uscirà in un consulto, rivelerà una situazione attuale difficile, di stanchezza e di demotivazione ma che prometterà buoni risultati e buone riuscita.
Si tratta di un arcano di movimento, seppur lento, si riferisce a tutto quello che è destinato ad un’evoluzione profonda e segreta. Rappresenta il solido, il concreto. Simboleggia la prudenza, la discrezione,la riservatezza, la moderazione, la pazienza, la costanza, il senso del dover e,tutte doti meravigliose anche se non brillanti. Si tratta dell’arcano della saggezza, invita a non demordere, a non abbandonare, ad avere costanza e pazienza.
L’ Eremita nei tarocchi in amore indica un sentimento puro, profondo e disinteressato, ma fondato più sulla comunanza spirituale che sulla passione. Il rapporto è solido e destinato a durare nel tempo.
La carta de L’Eremita al contrario
Quando la carta de l’Eremita esce al contrario probabilmente il consultante ha dei dubbi, è tormentato, ha paura o timore di qualcosa, è afflitto da pessimismo, aridità, scetticismo. Ma la carta al rovescio può anche rappresentare un nemico. Se la carta de l’Eremita esce al contrario o abbinata a carte molto negative allora la lentezza diventa arresto o inerzia. Il ritardo appesantisce ulteriormente una situazione già compromessa e qualsiasi realizzazione pratica in cui si sperava risulta annullata.